E’ in arrivo una stangata da 8 miliardi di euro che graverà sui risparmiatori. E’ proprio con l’aumento graduale dell’imposta di bollo, che inciderà su circa 10 milioni di correntisti in possesso di un deposito titoli, che il Govero cercherà di ottenere la quota più cospicua di entrate previste dalla “manovra di pareggio” per gli anni 2011-2014.
La suddetta manovra, in base a quanto si apprende dalla la relazione tecnica della Ragioneria generale, vuole contrastare il deficit e ridurlo,nei quattro anni, di 43,398 miliardi. Se a tale somma si aggiungono, poi, spese e appostamenti di fondi finanziati nel biennio 2011 e 2012, le entrate per lo Stato giungono a 50 miliardi di euro.
L’incidenza della manovra sarà lieve nei primi due anni, pari a circa 157 milioni di euro, di cui 5,3 milioni nell’anno in corso e 151,8 milioni per il 2012. E’ proprio nel seguente biennio che si percepirà l’effetto più imponente sull’indebitamento netto della Pa , con 17,877 miliardi per il 2013 e 25,365 miliardi per il 2014i. Nel 2013 il Governo spera di incassare 7,4 miliardi e diminuire le spese di circa 10,853 miliardi. Per il 2014, invece, l’esecutivo spera che entrino dal fisco e dai giochi all’incirca 6,61 miliardi, mentre la riduzione delle spese dovrebbe superare i 18,7 miliardi di euro.
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