Il metallo giallo in questo momento sembra rappresentare una sorta di sponda sicura in un mercato dove di fatto le incertezze sono molte, certamente l’economia americana dà segnali di ripresa ma non basta questo a fugare dubbi e incertezze.
Infatti pesa molto sulle attuali aspettative economiche la situazione di stallo che è venuta creandosi in questo momento nella zona eurolandia, l’Europa in questo momento non cresce e la sua economia sembra ferma.
L’America chiede una Europa forte,un partner in grado di supportare un paese in crescita, l’America ha l’esigenza che in questo momento l’Europa agisca sia da un punto di vista politico che da un punto di vista economico, con azioni mirare a far crescere tutti i paesi dell’Eurozona.
Tutto questo in realtà sembra non potersi realizzare almeno nel medio/breve termine, in una clima così incerto ovviamente la quotazione del metallo giallo non può che andare al rialzo, creando di fatto i presupposti per un anno tutto in crescita.
Gli analisti di mercato non sanno ancora quantificare a quale tasso di scambio arriverà il metallo giallo nel 2013 per quanto riguarda la sua quotazione all’oncia, attualmente siamo a quota 1.770 dollari all’oncia.
Tuttavia i presupposti sembrano essere proprio quelli di un rialzo che coinvolgerà tutto il 2013, questo vuol dire che investire in oro sarà sicuramente conveniente, la vera incognita è capire se verrà fissata una soglia in termini di scambio dollaro/oro.
Deutsche Bank alla luce delle misure che sono state messe in atto per stimolare l’economia nella zona eurolandia, ha deciso di aumentare per il biennio 2013/2014 la view. Parliamo ovviamente della sua valutazione.
Tutti gli analisti finanziari in questo senso concordano con una visione comune, il valore dell’oro in termini di scambio con il dollaro è destinato ad aumentare e tutti sono concordi nel vedere la quota di 2000 dollari per oncia come una meta probabile.
Questo trend tendente al rialzo potrebbe essere agevolato da quello che sarà l’andamento della economia statunitense nel 2013.
A cura della redazione di Web Economico