Anche se non tutti sono a conoscenza di questo fatto, l’oro vecchio che viene venduto presso i compro oro e i banco metalli è destinato alla fusione. Infatti i gioielli e gli oggetti preziosi a essere rivenduti sono quelli antichi oppure realizzati da marchi con una certa notorietà. In questo caso, tuttavia, ci si rivolge ad attività specializzate oppure a compro oro che trattano questi pezzi particolari. Invece la maggior parte degli operatori commerciali nel settore dei metalli preziosi destinano gli oggetti e i monili acquistati alla fusione. Infatti nella maggior parte dei casi si tratta di cianfrusaglie e rottami d’oro oppure gioielli rotti. Inoltre le fonderie offrono i loro servizi anche a gioiellerie e orafi che intendono trasformare la merce invenduta in nuovi lingotti per poter realizzare altri pezzi oppure per commercializzarli e non avere rese che possano compromettere il bilancio aziendale.
Bisogna tenere a mente che la fusione dell’oro vecchio e la realizzazione di lingotti da investimento possono essere effettuate da aziende che si occupano specificatamente di questa attività oppure dagli stessi banco metalli. Infatti questi operatori professionali in oro sono autorizzati a trattare anche il metallo 24 carati da investimento e possono offrire questo servizio anche a compro oro di piccole e medie dimensioni, a orafi e a gioiellerie. La procedura per la realizzazione di lingotti da investimento viene chiamata coppellazione ed è un processo molto utilizzato in metallurgia per la raffinazione dei minerali e dei metalli. Questo fatto risulta necessario in quanto l’oro usato è composto da leghe metalliche di vario genere. Nella maggior parte dei casi si tratta di oro 18 carati, formato dal 75% di metallo giallo e per il restante 25% da materiali leganti, come rame, ferro, argento, nichel oppure cobalto in percentuali variabili. In ogni caso l’aggiunta di metalli leganti rende quelli preziosi più resistenti: infatti allo stato puro sono troppo duttili per essere trasformati in gioielli e oggetti pregiati che durino a lungo nel corso del tempo senza subire danni. La procedura di coppellazione consente di separare i metalli nobili da quelli di base presenti nel minerale oppure dai materiali leganti che compongono la lega.
Il principio fondante riguarda le stesse caratteristiche dei metalli preziosi, che reagiscono chimicamente oppure sono resistenti all’ossidazione, a differenza di quanto accade alle altre sostanze. La fusione dell’oro vecchio avviene riempiendo un crogiolo con gli oggetti preziosi e i gioielli, aggiungendo una quantità minima di borace e salnitro per proteggere maggiormente il metallo dall’ossidazione e per rendere più liquido il metallo fuso. A questo punto l’oro viene riscaldato a temperature elevate fino a raggiungere il punto di fusione (1064°C) impiegando in genere forni alimentati con una miscela di acetilene e ossigeno. In questo modo i metalli preziosi si separano, mentre i materiali leganti reagiscono: in questo modo è possibile eliminare tutte le scorie. Una volta che il metallo è fuso e ha ritrovato il suo grado di purezza originario viene colato all’interno di forme di materiale argilloso oppure in ghisa che vengono unte all’interno con olio di lino o ricoperte con un sottile strato di cera. Questo accorgimento serve per facilitare il distacco del lingotto dallo stampo una volta solidificato. Questo procedimento viene detto a cera persa ed è il più diffuso, tuttavia si può optare anche per la microfusione e la pressofusione quando si vogliono avere oggetti di particolare qualità.
Bisogna tenere a mente che le forme possono avere dimensioni diverse in quanto i lingotti da investimento commercializzati hanno pesi differenti, così da poter andare incontro alle esigenze di qualunque acquirente. Infatti i pezzi possono superare il chilo di peso oppure essere di soltanto 1 grammo. In secondo luogo è fondamentale che la colata avvenga rapidamente per evitare che l’oro fuso si solidifichi e che il lingotto abbia densità diverse. Successivamente si passa alla fase di affinazione, cioè ogni lingotto passa per un bagno in acido solforico che consente di eliminare completamente gli scarti.