Il prestito d’uso oro è una particolare tipologia di finanziamento riservato esclusivamente alle aziende orafe e che prevede l’approviggionamento del materiale grezzo dato in prestito per le successive lavorazioni o la vendita al dettaglio.
E’ una tipologia di prestito che quindi può essere richiesta solo da chi lavora o vende l’oro, pertanto non è diffusa tantissimo sul territorio. Tuttavia queste imprese possono utilizzare questo vantaggio per la propria attività, richiedendo l’oro in una delle banche che offrono questa tipologia di servizio.
Come funziona
Il prestito d’uso oro prevede che l’orafo imprenditore effettui la richiesta di un determinato quantitativo di oro che, invece di essere subito acquistato, sarà preso in prestito. Come ogni tipologia di prestito, anche questo sull’oro prevede che si svolta in un determinato periodo di tempo (che solitamente non supera i 12 mesi), sul quale si pagherà un interesse da corrispondere alla banca prestante.
Alla fine del contratto di prestito, l’azienda orafa debitrice avrà diverse opzioni per estinzione o estensione del prestito. Ovvero, se l’oro ricevuto in prestito non è stato tutto venduto, si potrà richiedere l’estensione del periodo di prestito (e magari continuare la vendita al dettaglio), oppure potrà decidere di acquistare il metallo restante, oppure restituirlo tutto alla banca.
Il debitore si impegna a sostenere le spese degli interessi maturati sul prestito ad un tasso fisso concordato preventivamente con la banca. Da ricordare che questa tipologia di finanziamento viene concessa in XAU, che vale un’oncia Troy di oro che vale 31,1035 grammi.
I vantaggi
Utilizzare il prestito d’uso oro porta molti vantaggi per gli orefici e per tutti quei commercianti che vendono metalli preziosi.
Il principale vantaggio è sicuramente quello di ricevere in prestito una grossa quantità di valore economico in oro, senza dover inizialmente eseguire il pagamento della marce. Infatti il metallo resterà di proprietà della banca ed inizialmente non ci sarà alcuna fatturazione di alcun tipo.
Un ulteriore beneficio è quello di avere subito la materia prima da poter lavorare e vendere, senza immobilizzare nessun bene. Inoltre è un finanziamento molto flessibile poichè a fine prestito, se il commerciante vende l’oro, pagherà la quota oro più la quota interessi alla banca, se invece l’oro non viene tutto venduto, quello che resta lo potrà restituire la banca ed il prestito sarà considerato estinto.
I rischi
Quando si parla di prestiti d’uso oro è sempre bene stare attenti poichè il rischio di non stimare effettivamente quale può essere il reale guadagno può essere elevato.
Come prima cosa è sempre bene verificare che il tasso di interesse che viene applicato sia conforme ai tassi di usura previsti dal ministero di economia e finanza. Infatti è stato verificato che in questo settore possono verificarsi delle irregolarità notevoli in questo senso e, prima di firmare un contratto di prestito del genere è sempre meglio consultare un consulente esperto.
Altro fattore da considerare sono le fluttuazioni del mercato: infatti bisogna tenere in considerazione che il prezzo dell’oro potrebbe cambiare notevolmente dal momento che lo si prende in prestito a quando termina il contratto e quindi si deve pagare la banca.
Inoltre, solitamente nei contratti di prestito dell’oro il prezzo dei lingotti viene indicato in dollari americani, anche se il corrispettivo da pagare alla banca sarà in euro. Questo è un fattore da non sottovalutare poichè da un anno all’altro il cambio euro-dollaro potrebbe variare notevolmente, portando un rischio notevole sui potenziali guadagni stimati.