Uno dei materiali preziosi più pregiati, resistenti e quotati, l’oro non si trova più solo nelle profondità della terra. Ora è possibile recuperare metalli preziosi da rifiuti elettronici, con procedure ecosostenibili.
All’interno dei rifiuti elettrici ed elettronici, pare sia contenuto almeno il 7% delle riserve mondiali di oro ed altri elementi preziosi. Le schede elettroniche contengono metalli pregiati che è possibile recuperare. Sono stati messi a punto macchinari a zero impatto ambientale per recuperare metalli preziosi durante la fase di produzione dei microchip di computer, smartphone, tablet, smartwatch, stampanti ed altri apparati elettronici, che, una volta isolati, possono essere venduti sul mercato. Molte apparecchiature e device elettronici che utilizziamo quotidianamente contengono piccole quantità di oro, che, grazie alle sue straordinarie proprietà chimico-fisiche, si rivela un ottimo conduttore elettrico e termico, inalterabile e resistente all’ossidazione.
In buona sostanza, da tutto ciò che contiene delle schede elettroniche è possibile estrarre metalli preziosi, tra cui oro, argento, platino, rame, stagno, piombo, palladio, cobalto, antimonio e tantalio. Il recupero dell’oro e di altri metalli dai rifiuti elettronici è incentivato dall’Unione Europea.
Pare che il recupero dell’oro dai rifiuti elettronici possa avere una svolta più rispettosa dell’ambiente ed ecosostenibile, grazie a metodi che comportano minori rischi di contaminazione ambientale. Tali procedure prevedono l’isolamento dell’oro dagli altri metalli presenti nei rifiuti elettrici ed elettronici utilizzando una sostanza derivata dall’amido di mais, invece del cianuro ed altri materiali aggressivi, come acidi forti ed ossidanti.
Uno dei principali agenti inquinanti, il cianuro viene utilizzato per isolare i metalli preziosi dai rifiuti elettronici e dalle rocce, quando vengono estratti. Per poter estrarre l’oro, lo si fa reagire chimicamente in una soluzione di cianuro, che facilita il processo di lisciviazione. Dopodiché, una volta disciolto in acqua, l’oro può essere filtrato e separato dagli altri materiali. È possibile sostituire il cianuro, dannoso per la salute umana, l’ambiente e la biodiversità, con uno zucchero derivato dall’amido di mais, per separare l’oro dagli altri metalli.
I metalli possono anche essere recuperati dagli scarti industriali. L’argento è recuperabile da pellicole radiografiche di provenienza ospedaliera o industriale. È possibile recuperare metalli preziosi da componenti elettronici dismessi, come connettori, microprocessori e memorie RAM.
Faggi Spa è un’azienda con sede a Sesto Fiorentino, che si occupa da 50 anni di recupero metalli da scarti di lavorazione industriale di aziende del settore e non. Faggi annovera tra i suoi migliori clienti molteplici realtà del settore orafo, vetrario, galvanico e farmaceutico. Vengono così recuperati materiali quali oro, argento, platino e palladio.